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MERIDIONALISMO
Attività di ricerca, di analisi e di proposta politica sulla condizione del Mezzogiorno all'interno dello stato italiano svolta da numerosi studiosi a partire dall'unità d'Italia. I primi meridionalisti, Pasquale Villari, Sidney Sonnino, Leopoldo Franchetti, si impegnarono alacremente per conoscere la situazione reale del meridione (vedi questione meridionale), non esitando a rivelare, sebbene conservatori, le gravi responsabilità della politica governativa e gli arbitrii delle classi dominanti. Le soluzioni proposte per risolvere il problema dell'arretratezza dell'Italia meridionale furono le più varie, partorite com'erano da studiosi di diversa formazione e appartenenza politica. Così, per esempio, a Napoleone Colajanni, positivista e democratico, sostenitore del protezionismo quale mezzo atto all'industrializzazione del paese e dunque anche del Mezzogiorno, faceva eco Antonio De Viti De Marco, economista di assoluta fede liberista e deputato radicale, il quale criticava l'intero processo di industrializzazione e indicava una prospettiva di solo sviluppo agricolo. Meridionalisti insigni furono anche, nel Novecento, Francesco Saverio Nitti, Ettore Ciccotti, Gaetano Salvemini, Luigi Sturzo, Guido Dorso, Antonio Gramsci, Pasquale Saraceno.
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